La storia dell’Italia è fatta di discordie e divisioni. L’unica volta che l’Italia fu unita prima del 19° secolo fu sotto i Romani. Per secoli, papi, imperatori e stati belligeranti si sono dati battaglia o hanno combattuto contro gli invasori stranieri. L’obiettivo di un’Italia unita fu raggiunto nel 1870.
L’età degli Etruschi
Gli Etruschi furono la prima grande civiltà italiana. La loro origine è un mistero, così come la loro lingua, ma dal IX secolo aC si diffusero nell’Italia centrale, i loro principali rivali furono i greci nel sud. Nel VI secolo i re etruschi governarono Roma, la città che alla fine li avrebbe eclissati.
Dalla Repubblica all’Impero
Dalle decine di tribù che abitavano l’antica Italia, i romani emersero per conquistare la penisola e imporre la loro lingua, costumi e leggi alle altre regioni. Il successo di Roma fu dovuto alla superba abilità nell’organizzazione militare e civile. Lo Stato era una repubblica governata da due consoli ma, man mano che l’estensione delle conquiste di Roma cresceva, il potere passò a generali come Giulio Cesare. Gli eredi di Cesare divennero i primi imperatori romani.
L’età d’oro di Roma
Dall’età di Augusto al regno di Traiano, il potere di Roma crebbe finché il suo impero si estese dalla Britannia al Mar Rosso. Nonostante la stravaganza di imperatori come Nerone, le tasse e il bottino delle campagne militari riempivano continuamente le casse imperiali e i cittadini romani godevano di grandi ricchezze.
La scissione dell’impero
Un punto di svolta nella storia dell’Impero Romano arrivò con la decisione dell’imperatore Costantino di costruire una nuova capitale a Costantinopoli (Bisanzio). Nel V secolo l’Impero fu diviso in due e gli invasori germanici iniziarono a migrare verso sud. L’Impero d’Oriente mantenne il controllo nominale su parti d’Italia da Ravenna, che divenne la città più potente dell’epoca, mentre Roma fu ridotta in rovina.
L’ascesa di Venezia
L’Italia medievale ha visto ondate di invasori stranieri unirsi alla lotta di potere tra papi e imperatori. Nella confusione, molte città del nord affermarono la loro indipendenza dai signori feudali. La più potente fu Venezia, che si arricchì attraverso il commercio con l’Oriente e inviando crociati per combattere i Saraceni in Terra Santa.
Il Basso Medioevo
Antiche faide tra papa e imperatore prosperarono per tutto il XIV secolo, tenute in vita da due fazioni in guerra: i Guelfi, che sostenevano il papato, ei Ghibellini, che favorivano il potere imperiale. Le città sfruttarono il caos politico per consolidare la loro forza, costruendo mura e torri protettive e creando edifici pubblici fortificati come Palazzo Vecchio a Firenze, Palazzo Pubblico a Siena e Palazzo dei Priori a Viterbo. Fu in questo contesto turbolento che una grande nuova era della pittura si ispirò ad artisti come Duccio e Giotto, mentre i poeti fiorentini Dante e Petrarca gettarono le basi della letteratura italiana.
Il Rinascimento
L’Italia del XV secolo vide una fioritura delle arti e dell’erudizione senza eguali in Europa fin dall’età classica. Gli architetti si sono rivolti agli antichi modelli greci e romani per trarre ispirazione, mentre la pittura, con la sua nuova comprensione della prospettiva e dell’anatomia, ha prodotto una generazione di artisti che includeva giganti come Leonardo da Vinci, Raffaello e Michelangelo. Il patrocinio per questa “rinascita” venne da ricche dinastie regnanti, avviate dai Medici di Firenze, con il papato al loro seguito.
La Controriforma
Dopo il sacco di Roma da parte delle forze imperiali nel 1527, l’Italia era alla mercé di Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero e re di Spagna. In risposta alla crescente minaccia del protestantesimo, una serie di riforme, note come Controriforma e sostenute dall’Inquisizione, imposero una rigida ortodossia. Nuovi ordini religiosi, come i Gesuiti, furono istituiti per portare la battaglia per le anime degli uomini oltreoceano. Lo spirito missionario dell’epoca ispirò le forme drammatiche del barocco, destinate a conquistare con stupore ed emozione.
Il Gran Tour
Alla fine del XVIII secolo l’Italia, con i suoi grandi tesori d’arte e le rovine classiche, divenne la prima grande destinazione turistica d’Europa. Giovani aristocratici inglesi hanno visitato Roma, Firenze e Venezia come parte del Grand Tour, mentre artisti e poeti hanno cercato ispirazione nel glorioso passato di Roma. Nel 1800 Napoleone, che conquistò e unì brevemente l’Italia, minacciò di distruggere il vecchio ordine, ma nel 1815 lo status quo fu ripristinato.
Il Risorgimento
La parola “Risorgimento” descrive i cinque decenni di lotta per la liberazione dal dominio straniero, culminati con l’Unità d’Italia nel 1870. Nel 1848, i patrioti insorsero contro gli austriaci a Milano e
Venezia, i Borboni a Napoli, il Mezzogiorno e la Sicilia, e il papa a Roma, dove fu dichiarata la repubblica. Garibaldi difese valorosamente la repubblica, ma i moti furono fin troppo localizzati. Nel 1859 il movimento era meglio organizzato, con Vittorio Emanuele II a capo. Due anni videro la conquista di tutte tranne Venezia e Roma, entrambe cadute nel giro di un decennio.
Fascismo e seconda guerra mondiale
Il fascismo sotto Mussolini (1922-1943) promise la grandezza degli italiani, ma portò solo umiliazione, quando l’Italia entrò nella seconda guerra mondiale a fianco della Germania nazista, passando agli Alleati dopo la riuscita invasione della Sicilia da parte delle truppe britanniche e americane.
Dopo la guerra, la ripresa economica italiana è stata alimentata da grandi fabbriche del Nord, come la Fiat. Nonostante una serie di coalizioni instabili, attentati terroristici negli anni ’70 e scandali di corruzione politica degli anni ’90 (che coinvolsero numerosi ministri e funzionari di governo), la seconda metà del 20° secolo fu in piena espansione in Italia, con molte famiglie che godevano di un tenore di vita che sarebbe erano impensabili una generazione prima.
L’Italia oggi
Nel giugno 2018, l’Italia ha giurato in quello che è il primo governo populista dell’Europa occidentale. Il paese lotta ancora sotto il peso di un sistema legale incredibilmente complicato, enorme debito pubblico, alta disoccupazione e ha un’economia stagnante nell’ultimo decennio.